Il campionato italiano è il più bello del mondo. Non mi riferisco alle qualità tecniche delle squadre che vi partecipano ma bensì a tutto quello che viene detto al termine di ogni domenica in cui il “dio” pallone entra nelle nostre case. Solo sette giorni fa gridavamo allo scandalo per la disfatta bianconera di Roma e mettevamo sulla graticola Marcello Lippi: “Juve fuori dalla lotta scudetto, squadra da rifondare” queste le parole dei più accreditati opinionisti sportivi italiani. Sono trascorsi sette giorni (giorni, non mesi) e su tutti i quotidiani italiani possiamo leggere a caratteri cubitali: “La Juve torna in corsa per lo scudetto”. Cosa è cambiato ? Nulla direi. Alla prestazione straordinaria della Roma di Capello con i bianconeri fa eco quella sbiadita e scialba con l’Ancona. Il Milan di Ancelotti torna da Lecce (soffrendo) con un prezioso pareggio ma resta saldamente in vetta al campionato. Insomma la Juve c’era sette giorni fa e c’è ancor di più oggi dopo la vittoria con la Reggina di Camolese. Lo scudetto si deciderà sempre nelle ultime giornate e i bianconeri non resteranno a guardare di sicuro. In casa Inter (ancora una figuraccia casalinga), per il dopo esonero di Zaccheroni, si sta pensando ad uno stregone o ad un esperto di riti woodo visto che neanche Adriano e Stankovic riescono a insaporire la minestra riscaldata che ogni domenica debbono ( a forza) ingurgitare i tifosi nerazzurri.

In ultimo un saluto a Pantani. Se ne è andato senza fare clamore. Io lo ricorderò per sempre cosi: in piedi sui pedali, le mani sul manubrio staccare sulle salite i ciclisti più forti del mondo. Dopato o no (chi non lo è nel ciclismo?) per me resterà sempre quello che mi ha fatto appassionare per ore davanti alla televisione in attesa dei suoi “guizzi” vincenti. Addio Pirata, mi mancherai.