Finalmente Milan. Dopo tante parole il Diavolo rossonero si cuce meritatamente lo scudetto numero 17 sul petto battendo, tra le mura amiche, la Roma di Capello. Il rigore (sacrosanto) non assegnato da uno scadente Messina ai giallorossi non può e non deve macchiare lo straordinario campionato della squadra di Ancelotti che ha dimostrato sul campo di meritare il tricolore. Alla rimonta giallorossa ci credevamo probabilmente solo noi giornalisti più che altro per alimentare un campionato che sembrava già deciso da parecchio tempo. Il goal di Sheva su assist di Kakà è la fotografia più bella dei due giocatori rossoneri che hanno trascinato di più il Milan al 17° sigillo. Nella giornata di festa milanista i “soliti idioti” ce l’hanno messa tutta per rovinare una giornata di sport. Il lancio di petardi, oltre che a colpire i giocatori rossoneri, ha pure disturbato il tentativo di rimonta giallorossa facendo passare in secondo piano il grande secondo tempo romanista.
La sconfitta della Juventus a Perugia non fa più notizia. L’addio di Lippi alla panchina bianconera ha incancrenito ancor più una squadra davvero imbarazzante, sconfitta dagli umbri tra le cui fila ha esordito addirittura Gheddafi Jr (giocatore per una partita a calcetto tra gli amici).
La lite infinita tra Vieri e Zaccheroni regala al Lecce 3 punti salvezza e complica sempre più la lotta per la Champions all’Inter. Battere domenica prossima il Parma potrebbe anche non bastare.

W Milan, forza Milan, Milan in cielo. Questi i titoli dei quotidiani sportivi oggi. Ci auguriamo per il prossimo anno di raccontare un campionato con meno veleni, con meno favoritismi arbitrali (sempre nella stessa direzione) e con un Galliani Presidente di Lega in meno. Il conflitto d’interessi dovrebbe essere punito non solo in politica ma anche nello sport.