Il Campionato è appena partito e le polemiche sono già alle stelle. Il grido di Corioni (francamente non compreso) contro l'arbitro e le (poco) garbate proteste di Pozzo sono il primo campanello che anche questa stagione sarà come le altre...se non peggio. Se proviamo a pensare solo al calcio giocato non possiamo non sottolineare le partenze false delle milanesi anche se i due pareggi hanno sicuramente chiavi di lettura diverse. Il Milan (in 10 per 85') non demerita contro un Livorno ottimamente schierato da mister Colomba, l'Inter invece, ahimè, sembra la fotocopia della squadra della passata stagione con l'imbarazzante Bobo Vieri ad ostacolare il passo del fenomenale Adriano. Pochissime le note liete per Moratti: di Adriano abbiamo già detto, a lui aggiungiamo senza dubbio la volontà di veron e la grinta di un Davids però ancora sotto tono. Imbarazzante ( e vorremmo usare un'altra parola) invece la prestazione di Toldo, se ci permettete la battuta quasi da "ufficio indagini"..tra le grandi non stecca la Juventus che ritrova la vena goal di Trezeguet e il talento di Pavel Nedved. Ad essi si affianca l'estro di Ibrahimovic che al suo debutto si presenta ai tifosi bianconeri con un goal. Soffre ma strappa tre punti alla Fiorentina la Roma di Prandelli (ops di Voeller, a proposito auguri Mister Prandelli ti aspettiamo presto...). A togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato l'aeroplanino Montella mentre l'ennesima "Cassanata" poteva creare problemi più grossi alla formazione di Capello. Da salutare inoltre l'esordio vittorioso in A per Cagliari e Palermo e la grande prova della Lazio a Genova contro la Sampdoria. Paolo Di Canio (che litiga con Simone Inzaghi per calciare il rigore) realizza il goal decisivo e dimostra, se mai ci fossero stati dei dubbi, di essere il simbolo della formazione biancoazzurra smantellata per ragioni di bilancio.