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PATTO TRA GRANDI

La sfida-scudetto del Delle Alpi fra Juventus e Milan, anticipo della 16/a giornata di serie A, si e' conclusa con uno 0-0 che mantiene invariate le distanze in testa alla classifica, ma lascia l'amaro in bocca ai rossoneri, che hanno condotto tutta la gara ed hanno fallito numerose occasioni.

I rossoneri hanno affrontato la partita con vigore ed intraprendenza, comandando il gioco fin dal fischio d'avvio, e si sono fatti pericolosi davanti alla porta juventina soprattutto nel primo tempo. Gia' al 4' Crespo ha mancato a porta vuota un aggancio su servizio di Shevchenko. Lo stesso ucraino, fresco vincitore del pallone d'oro, ha sfiorato il palo con un tiro da fuori al 18'.
Davanti ad una juventus apparsa spesso a corto di fiato, e con un Del Piero in serata opaca, il Milan, spinto da un centrocampo in palla, ha continuato a macinare il suo gioco anche nel secondo tempo, anche se con minore vivacita'. L'occasione piu' clamorosa e' capitata al 44' sui piedi di Pirlo che, su assist dell'onnipresente Shevchenko, ha sfiorato il gol vittoria.
Con questo risultato la Juventus sale a 39 punti in classifica e mantiene 4 punti di vantaggio sul Milan, ora a quota 35.

Onesta e limpida l'analisi dell'allenatore della Juventus Fabio Capello a fine partita: Il Milan ha giocato meglio, quella di stasera non era la vera Juventus. ''Il Milan ci ha fatto soffrire anche se Buffon non ha corso grandissimi pericoli - ha detto - Noi siamo stati molto timorosi, abbiamo sbagliato troppi passaggi. Ad un certo momento non mi sono neanche arrabbiato piu' perche' non erano uno-due a sbagliare, ma erano tutti''.
Al tecnico bianconero e' stato chiesto se questo calo non dipenda da un fattore fisico: ''Va benissimo che ci sia lo stop perche' dobbiamo recuperare le energie - ha risposto - Siamo stati molto lenti a giocare la palla. Allora adesso ben venga la sosta natalizia''.

''Non sono deluso per il risultato, sono invece piu' che soddisfatto per il gioco che abbiamo saputo esprimere'', e' stato il commento dell'allenatore milanista Carlo Ancelotti. ''Contro una squadra che ha preso pochi gol come la Juve e che ti concede molto poco - ha sottolineato - siamo riusciti a creare le nostre occasioni. Il fatto che poi non le abbiamo concretizzate fa parte del gioco, puo' succedere e bisogna accettarlo''.
Pur giudicando buona la direzione dell'arbitro Bertini, Ancelotti ha recriminato per un paio di episodi dubbi. ''Mi e' sembrato inesistente - dice - un fuorigioco fischiato nel primo tempo a Shevchenko che stava andando solo verso la porta. E mi e' sembrato passibile del rigore l'intervento all'inizio del secondo tempo di Zebina su Crespo mandato a gambe all'aria a due passi dal pallone''.

Nel pomeriggio Messina-Atalanta e' stata rinviata per impraticabilita' di campo dopo un nubifragio scoppiato al 22' del primo tempo, quando i padroni di casa erano in vantaggio per 1-0 grazie a un rigore segnato da Di Napoli al 9'.
La partita era cominciata su un campo molto pesante ed era stata sbloccata dal penalty fischiato dall'arbitro Morganti per un fallo su Donati. Al 22' la pioggia che cadeva insistente, accompagnata da un forte vento, si e' intensificata e il direttore di gara ha mandato le squadre negli spogliatoi.
Dopo un'interruzione di 15' Morganti e' tornato in campo con i due capitani per verificare le condizioni del terreno e ha constatato l'impossibilita' di proseguire.


La Redazione

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