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Il MILAN NON C'E' PIU'

Più lontano dalla Juve che dall’Inter, parlare di crisi milanista è il meno che si debba fare.

Cinque punti di svantaggio erano tanti, otto diventano un invito a pensare ad altro: ad esempio alla Champions o a come recuperare in fretta Shevchenko.

Ancelotti per la seconda volta ha fatto giocare dall’inizio i tre nuovi acquisti (Stam. Crespo e Dhorasoo) e per la seconda volta ha perso: insistere su Crespo centravanti e Stam centrale sembra essere diventata un’impuntatura infantile.

Crespo è l’immagine della stanchezza e se il Milan vuole recuperarlo tanto vale che lo faccia riposare, mentre Stam da troppo tempo non ha la rapidità nel girarsi, indispensabile in chi gioca difensore centrale, un difetto che costrinse il Manchester a sostituirlo con Blanc tanto tempo fa.

L’infortunio a Schevchenko deve preoccupare più della sconfitta con il Bologna: recuperare l’ucraino al top della condizione è indispensabile, non per riagguantare la Juve (impresa al limite dell’impossibile) ma per poter affrontare l’appuntamento più importante della stagione, la Champions, con la possibilità di giocarsi tutte le carte migliori.

De Santis, come qualche anno fa in occasione di Juve – Parma dove annullò un gol regolarissimo a Cannavaro, ha avuto una visione a San Siro annullando il gol di Dhorasoo: forse non sarebbe cambiato nulla, forse il Bologna avrebbe egualmente vinto, però…

Ed è un vero peccato perché la Juve, visti i capitomboli del Milan, d’ora in avanti potrebbe fare a meno di qualsiasi errore arbitrale a suo favore.

L’Inter ha vinto e convinto a Palermo.

Ho criticato Mancini all’inizio di stagione rimproverandogli di far giocare Vieri a scapito dei risultati: ha avuto ragione, Vieri ha dato ragione all’allenatore e adesso è nelle migliori condizioni degli ultimi tre anni e a Palermo è risultato uno dei punti di forza della squadra.

Veron ha giocato da sei, non di più, ma è stato sufficiente per dare qualcosa in più alla manovra dell’Inter, Martins è in grande forma e la difesa, pur deficitaria nei singoli (Cordoba su tutti) ha mostrato quel briciolo di organizzazione che nella prima fase della stagione le era mancata.

L’Inter ha lo stesso problema del Milan, con il vantaggio di dover recuperare un punto in meno alla squadra che sta davanti: l’obbiettivo è la Champions e in secondo ordine la Coppa Italia.

Essere terza in classifica, quasi in semifinale in Coppa Italia e negli ottavi di Champions, con l’aggiunta di essere imbattuta dall’inizio della stagione (32 partite ufficiali), non è cosa della quale vantarsi ad alta voce, ma non è nemmeno cosa da vergognarsi, come qualcuno vorrebbe.


PROSEGUE IL SONDAGGIO (A SINISTRA NELLA HOME PAGE) SU COME FINIRA’ LA STORIA DI ADRIANO.

tratto dal sito www.francorossi.com

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