La Juve riparte da zero con l’handicap di essersi lasciata alle spalle il suo periodo migliore, il Milan per la prima volta nella stagione si ritrova primo in classifica (sia pure a pari merito) mentre l’Inter, che fra le grandi è quella che da tre mesi gioca meglio e fa più punti, finalmente la smetterà di inseguire chimere.
La sensazione è che Juve e Milan abbiano pensato troppo alla Champions (in caso contrario sarebbero guai seri) e l’Inter ci abbia pensato troppo poco.
Certo che se davvero le prime due squadre del campionato italiano sono quelle viste sabato sera a Messina e contro il Cagliari c’è poco da stare allegri.
E’ vero che il Real ha perso, ma almeno Luxwemburgo dopo la sconfitta ha detto: “E’ stata tutta colpa mia perché ho tenuto volutamente fuori Ronaldo, Raul e Zidane, per averli freschi contro la Juve: una scelta sbagliata che ci è costata la sconfitta”.
Né Capello, né Ancelotti (che almeno ha vinto) si sono azzardati a fare dichiarazioni del genere, dichiarazioni che avrebbero, se non altro, giustificato due partitacce, giocate non con la formazione migliore.
Capello è stato costretto (anche se c’è chi dice che l’assenza di Trezeguet sia stato puro turn over) mentre Ancelotti è stato consigliato.
La sera in cui il Milan va in testa perde il suo giocatore più bravo e il futuro non si presenta per niente roseo.
Senza Schevchenko tutto sembra diventare difficile, specialmente in Champions, specialmente se si considera che il reparto più debole del Manchestyer è la difesa.
La Juve spera che la sconfitta del Real non sia dipesa dall’assenza (voluta, fortemente voluta, roba da non credere) di Ronaldo, Zidane e Raul, tre giocatori in grado di cambiare in meglio qualsiasi squadra al mondo, non solo il Real, ma da una crissi di gioco che ultimamente era stata mascherata da risultati raggiunti in maniera sin troppo fortunosa.
Ora Juve e Milan cominceranno un lungo duello per lo scudetto con favorita la prima squadra tra le due che lascerà (magari perché eliminata) la Champions.
Un duello che non riguarda l’Inter che in linea teorica d’ora in avanti non subirà più lo stress da “speranza” di scudetto.
Finalmente Veron ha giocato una partita di buon livello e se Adriano fosse stato la metà di quel che era negli ultimi mesi del 2004, l’Inter avrebbe vinto di goleada.
Se le tre grandi giocheranno in Champions come sabato hanno giocato in campionato difficilmente passeranno il turno, considerando che il Real dispone di dieci minuti nei quali può travolgere chiunque, che la difesa del Manchester non dovrà affrontare Sheva e che il Porto, con l’ultima vittoria in trasferta sembra aver ritrovato una sua identità.
Ma Milan, Juventus e Inter, nonostante tutta la cattiva volontà, difficilmente riusciranno a ripetersi sui livelli di sabato.
Almeno questa è la speranza di tutto il calcio italiano.
tratto dal sito www.francosossi.com