C’era da aspettarselo. Un campionato così adrenalinico non poteva che continuare sulla falsariga dei colpi di scena, delle mezze fughe e delle rimonte. Così il Milan, tutt’altro che entusiasmante e convincente, piega il Chievo con un solo gol all’attivo. Cara grazia che questa volta basti. Per gli amanti dei complotti da registrare un altro gol probabilmente regolare annullato ai rossoneri. Se si vuole davvero sbagliare pro qualcuno basterebbe così poco….
Ennesima dimostrazione. L’Inter, proprio lei, regala il primo posto ai cugini che l’hanno eliminata dalla Champions. La Juve non brilla, la palla gira senza grandi idee su dove andare a finire, rimangono però una traversa di Emerson e un palo meraviglioso di Ibrahimovic. Al termine però quello che conta è il gol di Cruz. Al vertice tutto ritorna in equilibrio. Appena più in basso pareggiano tutti. Ma mentre la Sampdoria impatta sul campo di un Parma che lotta con la forza della disperazione e tra le mura amiche è sempre insidioso, Udinese e Palermo non sfruttano il fattore campo e cedono punti preziosi nella rincorsa al quarto posto. Merito senza dubbio anche di Livorno e Brescia ma che sia un’occasione perduta per le padrone di casa mi sembra indubbio.
Non si fanno male Lecce e Bologna come Cagliari e Lazio. Muovono la loro tranquilla classifica e vivono serene. Il Siena in due domeniche, dopo avere sprecato tante partite per un nonnulla, realizza sei punti con Milan e Roma. Scusate se è poco. I toscani hanno marciato sulle macerie dell’antico splendore giallorosso ridotto ad una sorta di sonnambulismo. Credo che giocatori e tifosi attendano la fine della stagione come una liberazione. Ma i primi hanno grandi responsabilità e i secondi no. Così i contradaioli senesi si staccano lasciando nei guai Parma e Chievo.
Ma soprattutto una Fiorentina nervosa che non riesce a superare il Messina complicando in modo notevole la stagione. Spazi ce n’e’ in abbondanza ma è fuori discussione che la situazione stasera si sia ulteriormente aggravata. L’Atalanta pareggia, ma quanti pareggi !, a Reggio e anche per lei il pareggio è poca cosa. La speranza non muore mai ma la ragione lascia davvero poco spazio all’ottimismo. Ripartiamo dalla prossima giornata con tanti duelli a distanza che si rinnovano, gioie e delusioni pronte a ghermirci dietro l’angolo. Pronti a tutto che nulla è scontato.