E' l'85' quando si compie il miracolo. Perché di questo si tratta, inutile nasconderlo. A leggere i nomi della Juve vincente a Roma si fa fatica a credere che abbia gli stessi punti del più celebrato Milan di Ancelotti, quello del calcio spettacolo, anche se quest'anno mostrato solo ad intermittenza ed intervallato da qualche passaggio a vuoto di troppo. Ma certo non si può negare che i rossoneri diano l'impressione di raggiungere i propri risultati con una maggiore scioltezza, una maggiore organizzazione, una maggior razionalità.
Le vittorie della Juve hanno sempre un'alone di casualità, di risultati ottenuti con il cuore, il carattere, l'anima, ma non per questo meno legittimi o meritati. L'anima a cui alludo è quella tirata fuori da Nedved, ad esempio, simbolo di questa squadra, che sembra caracollante per tutto il primo tempo, annaspa per 40 del secondo, ma poi trova la stoccata vincente quando ormai in pochi ci credevano ancora, forse neanche i tre totem bianconeri in tribuna d'onore, inquadrati poco prima con facce da funerale.
Indomita, è l'aggettivo che a mio parere riflette meglio il carattere di questa squadra, che nonostante le mille difficoltà, un tasso tecnico indubbiamente inferiore ai rivali, è sempre lì, aggrappata con le unghie, in una presa ferrea. Si può anche dire che la vittoria contro la Lazio ha dimostrato che la panchina bianconera è congrua con gli obiettivi societari, ma l'impressione è che si cerchi di nascondare l'inoccultabile. Quella ottenuta ieri è una vittoria da 6 punti, ottenuta con tanti ricambi, ma la maggior parte dei quali hanno offerto prestazioni inguardabili. E' soprattutto la vittoria del collettivo e di riflesso di chi lo conduce e lo governa. Il Milan ha di che preoccuparsi, perchè ora per Ancelotti e i suoi ragazzi arriva il peggio. La Champions toglierà energie fondamentali nel momento decisivo, a partire da domenica a Firenze, partita delicatissima che cadrà tra le due sfide con il PSV. La giornata che si è appena disputata era l'ultima a vantaggio dei rossoneri, che ora come ora hanno bruciato il loro bonus. Non resta che attendere e goderci il futuro.
Credo meritino il giusto tributo tutte le squadre in lotta per la salvezza, che stanno aggiungendo spettacolarità a tutto il campionato, rendendolo avvincente come mai successo negli ultimi anni. Formazioni date per spacciate da mesi che si risollevano, ridate per spacciate dopo qualche passo falso, hanno avuto la forza per rialzarsi e combattere, con grinta, cuore e professionalità. Alludo all'Atalanta, al Brescia, al Chievo, al Siena ed a tutte le altre. Fiorentina e Parma si scuotano, perché queste agguerrite avversarie non si fanno certo intimorire dal nome o dal blasone.
da gol.it