ROMA - Camera 712 del Grand Hotel Marriot di Mosca, 11 maggio 1999. E' la vigilia della finale di Coppa Uefa, il giorno dopo il Parma vincera' il trofeo europeo battendo 3 a 0 il Marsiglia. Nella stanza alcuni giocatori del club gialloblu' si riprendono mentre si iniettano sostanze non dopanti in vena. Sullo sfondo qualcuno chiama a gran voce 'Cannavaro, Cannavaro'. E' il capitano azzurro, il difensore di livello internazionale, over 30, di cui in questi giorni, dopo l'annuncio dello scoop di 'Punto e a capo' era stato tracciato l'identikit.
Le immagini choc mostrano chiaramente il difensore prima in piedi e poi sdraiato sul lettino mentre si fa fare una flebo dal medico: oscurati i volti di tutti gli altri personaggi protagonisti del filmato amatoriale, in gran parte girato dallo stesso Cannavaro. ''Mettiti sul lettino, non riprendere queste cose'', la prima voce fuori campo. Poi si sente il capitano dell'Italia che dice: ''Questa e' la prova che facciamo veramente schifo''. Interviene ancora il giocatore che dice: ''C.... e' mia la cassetta''. Il clima sembra da goliardata, ridono, i giocatori in mutande si aggirano nella stanza, qualcuno fa una capriola, poi il medico (Luca Montagna) li bacchetta: ''E' da depravati a un livello... ''.
La scena choc riguarda pero' proprio Cannavaro: steso sul lettino pronuncia queste frasi. ''Prima della finale di Coppa Uefa guardate come eravamo ridotti. Ho 25 anni mi stanno ammazzando... il braccio si sta gonfiando, butta dentro dotto'. Se me la vendo questa cassetta sai quanto becco... ''. Il giocatore che ha visto in serata una sintesi di queste riprese fa notare il contesto ''scherzoso'' in cui sono state girate. Fatto sta che la telecamerina stacca poi sul primo piano proprio di Cannavaro, capelli lunghi, che sorride e continua a scherzare, presumibilmente quando il liquido e' gia' entrato in circolo: ''Si' che bello, si' ancora... '', scherza il giocatore. E ancora, in camera, si vede anche il massaggiatore (Corrado Gatti) e di nuovo si sente Cannavaro che scherza con i compagni: ''L'allenatore del Marsiglia... ? Seba, Seba (rivolgendosi al suo compagno al Parma, Veron, Ndr)''. E infatti poco dopo tira in ballo proprio l'argentino con questa battuta: ''Ho la prova che Veron si fa... ''.
Sette minuti la durata complessiva delle immagini (ed e' evidente che Cannavaro si interroga su come la cassetta sia sparita da casa sua e sia arrivata alla Rai), poco piu' di quattro quelli pronti per essere trasmessi dal conduttore del programma, Giovanni Masotti, e sulle quali pero' e' andato in onda, prima della trasmissione, un vero braccio di ferro tra la Rai e il giocatore. Pur dicendosi tranquillo, Cannavaro ha inviato tramite fax una diffida al programma a mandare in onda le immagini, anche in risposta all'invito rivoltogli dal conduttore a partecipare al programma. Un invito giudicato tardivo perche': ''Se davvero lei avesse desiderato un dialogo e un confronto con me, altre avrebbero dovute essere le modalita' e le tempistiche'', scrive il giocatore che chiude dicendo: ''Trattandosi di filmato che mostra immagini relative a trattamenti medici sulla mia persona, con la presente rivolgo formale diffida dal mostrare dette immagini trattandosi di dati sensibili attinenti la mia salute''.
Dopo la consultazione dell'ufficio legale Rai e anche di un esterno Masotti non ha tardato a fare arrivare allo stesso Cannavaro la replica con la volonta' di rispettare il diritto di cronaca e per tanto andare fino in fondo con la messa in onda delle immagini.