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CHI VINCERA' IL MONDIALE ?

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E' PARTITO IL CARROZZONE

Ciak, scena prima, si ricomincia. Con entusiasmo, con gli spalti quasi ovunque gremiti, con tanta voglia di calcio, con quello che era il più bel campionato del mondo. Forse ora se la deve giocare con un altro paio di tornei ma rimane sempre uno spettacolo degno di essere vissuto e gustato fino in fondo. Certo un ipotetico turista che avesse lasciato il Belpaese ad inizio Giugno per farvi ritorno oggi, farebbe fatica a raccapezzarsi con calendari profondamente modificati rispetto a quando era partito.

E’ il male Italico, dei giochi di palazzo e delle furbizie presidenziali. Continuiamo, caparbiamente, a pensare che si potrà cambiare. Intanto si inizia. Quest’anno vogliamo tentare, senza la presunzione di voler insegnare nulla a nessuno, di limitare la mera cronaca per cercare ogni domenica qualche spunto di riflessione, qualche episodio che possa caratterizzare il divenire del nostro campionato. Non si può allora non partire dalla stecca che ha caratterizzato, secondo la migliore tradizione, la prima assoluta.

Parlo ovviamente del pareggio del Milan ad Ascoli, dopo i proclami di partenza lanciata della vigilia. Ma di chi è stata la stecca ? Del Milan che quella partita ha persino rischiato di perderla mostrando scarsa convinzione e gioco sterile, oppure De Santis che ha permesso di giocare su un terreno reso infame dalla pioggia ? Io mi limito a rilevare che intanto le avversarie dirette dei rossoneri sono partite con il turbo e qualcosa di più era lecito aspettarsi da Ancelotti e dai suoi. I punti persi all’inizio pesano come macigni e proprio il Milan ne sa qualcosa.

A proposito di campi anche quello di Reggio Calabria regalava spazi sterrati da terza categoria. Non sono al corrente di lavori in corso o concerti recenti, per cui mi auguro sia qualcosa di assolutamente passeggero. Per contro, almeno da una visione aerea, appariva perfetto il campo di S.Siro, il terreno più rizollato d’Italia. Tale deve averlo trovato anche Adriano, devastante come un unno, micidiale come un missile Cruise, foriero di grandi prospettive per i nerazzurri. Come lo è Toni per la Fiorentina. Autore di un’ottima prova dimostra, almeno io ne sono convinto, di poter colmare il vuoto lasciato da Miccoli. Per Gilardino discorso rinviato, sulla sua prestazione rimane il dubbio di cui sopra che coinvolge tutta la squadra.

Sono rimasto felicemente commosso nel rivedere su una panchina di serie A l’amabile Prandelli . L’anno scorso aveva rinunciato all’occasione fornitagli dalla Roma per motivi familiari. Era un piacere rivederlo ieri urlare consigli, presentarsi in sala stampa sudato e scarmigliato. Ma indubbiamente felice. Credo lo siano tutti gli sportivi, buon lavoro di tutto cuore. Torna in campo Ambrosini, almeno per il momento, dal primo minuto, Del Piero invece no. Germania 2006 si avvicina. Posso immaginare i pensieri che affollano la mente di questi atleti. Devono giocarsela, devono giocare, ma il posto in squadra è tutt’altro che certo.

Non sarà facile per loro, continueremo a seguirli, con la loro voglia di esserci e di dimostrare, prima dote per tagliare qualsiasi traguardo. Per concludere una speranza. Che tutte le domeniche a venire possano essere come questa all’insegna dello sport e non della follia. Merito di maggiore maturità o dei biglietti personalizzati ? Io spero nella prima, ma solo il futuro ce lo potrà confermare. Auguri campionato.

Davide Zuini
da gol.it

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