Nessuno pensava che Juve, Inter e Milan potessero non vincere.

Il Milan non ha dovuto impegnarsi tanto perché delle tre avversarie delle Grandi la Lazio era sicuramente la più battibile.

L’Udinese sa di dover giocare da provinciale e così ha fatto e lo stesso discorso vale per il Chievo mentre la Lazio è una provinciale che gioca come se fosse una grande squadra.

E se giochi con il Milan alla pari, nel senso che la vuoi mettere sulla tecnica e sei la Lazio vai incontro alla disfatta: così come è accduto a San Siro.

Il Milan non ha cancellato nulla del poco fatto vedere in questo inizio di campionato e le sue pecche, come è accaduto negli ultimi dodici mesi, sono state mascherate solo dalle prodezze di Kakà e Sheva.

E’ vero che uno i campioni per questo motivo, ma alla lunga le manchevolezze altrui spesso non compensano, o non bastano a compensare, i meriti dei due fuoriclasse.

L’Inter delle tre è quella messa meglio (almeno al momento) visto che con l’innesto di Samuel (a Verona è stato insuperabile) dovrebbe aver risolto gran parte dei problemi difensivi.

Non ha incantato il centrocampo nel quale deve ancora calarsi con personalità Pizarro, ma alla fine il fatto che Julio Cesar non abbia effettuato parate degne di questo nome, significa pure qualcosa.

Figo non ha incantato, ma è proprio questo suo non voler dimostrare quanto è bravo, la cosa più positiva che ha messo in campo.

La sensazione è che l’Inter sia la sola squadra a saper (e poter) recitare il ruolo di anti – Juve, se a questo ruolo si vuol dare un significato specifico.

A vedere (e rivedere con calma) Udinese – Juventus, sembra quasi che il campionato italiano sia un fastidio in assoluto.

Il rigore contro la Juve c’era, ma nessuno, chiaramente, si aspettava che l’arbitro Ayroldi lo fischiasse.

Così come nessuno domenica scorsa pensava lontanamente che Nedved potesse venire espulso.

Il campionato italiano è quello che è, serve solo a preparare la Champions..

Lo scudetto è quasi un fastidio, vincerlo non sposta nessun equilibrio, la Juve vorrebbe chiudere il discorso il più in fretta possibile per dedicarsi all’Europa senza troppe preoccupazioni.

Ma è proprio questa mancanza di preoccupazioni, è questo vincere quasi come dovere, che ha sempre illuso e poi fregato la Juventus.

Pensando, per abitudine, che si possa vincere a prescindere, ogni volta che si trova a dover giocare una partita del “dentro o fuori” annaspa più di quanto possa far credere la facilità con la quale vince in campionato.

da francorossi.com