Non si ferma più. Come un treno ad alta velocità senza stazioni intermedie la Juve semina vento e polvere su ogni campo, vincendo come nel caso odierno, senza se e senza ma, piantando un terno secco in quel di Lecce. Qualcuno dirà che l’avversario non era di grandissimo spessore, ma fanno otto di fila e scusate se è poco. Vero, c’e’ stata la battuta d’arresto di Monaco, evidentemente senza grandi strascichi, ma lì si gioca a girone e la Juve non dovrebbe temere grandi sorprese.
Inter e Milan inseguono bene con avversari non facili. I Mancini boys si confermano cinici, i rossoneri prendono sempre gol da fare perdere la pazienza ma fondamentalmente vincono meritatamente. Turno infrasettimanale e poi Juve-Milan. Anche l’altra sponda di Milano sarà costretta, magari a denti stretti, a tifare per i cugini. Un’altra vittoria bianconera rischierebbe di scavare un solco, pur essendo il torneo lunghissimo, che costringerebbe gli inseguitori all’affanno costante, a giocarsela punto a punto.
In coda il Cagliari deraglia e la situazione diventa brutta brutta, soprattutto perché gli isolani non stanno dimostrando grandi geometrie e soprattutto notevoli capacità reattive. Va bene una partita senza praticamente vederla mai con il Milan, ma a Verona ci si aspettava qualcosina di più. Nel posticipo derby nervoso ed un punto a testa che serve a nulla soprattutto alla Roma. Monetina in faccia a Paparesta, l’invito del “solito” Di Canio al suo sostituto di ammazzarli. Attenzione, di solito l’imbecille che presta ascolto si trova. Un bel contorno di idiozia di cui si farebbe volentieri a meno. Attendiamo sui giornali di domani smentite, condanne e buoni propositi. L’esempio mai ?
Inzaghi torna Superpippo. Torna al di la del gol vittoria contro il Palermo, pur importantissimo, è già tornato mercoledì contro il PSV. Ha messo in campo una voglia di riscatto, di gol, che non può non commuovere ed entusiasmare. Atleta e uomo vero, un campione ritrovato che merita un caloroso saluto. Su altra sponda continua a fare sfracelli Toni, bomber capace anche nel non facile gioco di sponda che, senza nulla togliere all’ottima Fiorentina, è stato a mio parere troppo frettolosamente accantonato dalle società più ambiziose. Bravo Della Valle a prenderselo, quattro in pagella agli altri.
Ma davanti a tanto fulgore agonistico assistiamo a preoccupanti eclissi. I tifosi interisti sono convinti di essere riusciti a rifilare, con Vieri, il primo pacco al Milan, dopo anni di scambi da lasciare sgomenti. E non è che il Bobone nazionale stia facendo molto per smentirli. Non è tanto per il gol, che pure costituisce assenza ingiustificata, quanto per quell’aria da desaparecido che si respira nella sua zona di campo. Mercoledì praticamente il nulla assoluto, oggi poco di più. Il suo compagno Gilardino poco meglio. Ma è giovane ed il passaggio da Parma a Milano non poteva essere indolore. Certo il Milan ha bisogno di lui e Inzaghi ha già, come detto, infiammato il cuore dei tifosi. Meglio darsi una mossa.
Sull’altra sponda Adriano sembra la comparsa di quello devastante dello scorso anno, colpa degli acciacchi e di chi sa cos’altro ma è certo che il jardinero Cruz non perde occasione per dimostrare di essere pronto. Anche in questo caso meglio puntare la sveglia ed essere puntuali al prossimo appuntamento. Nelle zone basse non stiamo meglio. I grandi Esposito e Langella dello scorso anno devono ancora rispondere all’appello, Zampagna si distingue più per la rabbiosa reazione con l’arbitro che per quanto fatto in campo. Scommetto preferisse altri titoli sui giornali. Con questi chiari di luna credo che Mastro Lippi, ma è un consiglio legato all’attualità e come tale sussurrato sottovoce, farebbe meglio a rivalutare un pochetto Del Piero.
Davide Zuini
da goal.it
La Redazione