Dire che il campionato sia finito sarebbe cosa risibile, troppe giornate e troppa esperienza suggeriscono prudenza. Sarebbe però altrettanto assurdo negare alla Juventus un potere quasi sconcertante, la forza di una ruspa che spiana chiunque, magari senza fare sfracelli ma con una determinazione ed una costanza da lasciare senza parole. La sconfitta subita a Milano sembra abbia prodotto più danni al Milan che ai bianconeri del granitico Capello.
Già il Milan. Credo meriti due paroline a parte che gli dedicheremo più avanti. Insomma questa squadra nell’immaginario collettivo mai al di sopra di ogni sospetto ha posto un sigillo, un marchio di qualità su questo torneo, che potrà essere spezzato solo da fattori che la momento non sono neanche ipotizzabili. Il derby meneghino di domenica prossima è molto importante, ma sembra già una sfida fratricida per un predominio territoriale che poco interessa al padre padrone, che guarda alle altrui disfide come si guarda a due valletti che si contendono il posto d’onore senza scalfirne l’autorità. Magari tra poche settimane questi discorsi saranno oggetto di scherno, me lo auguro nell’interesse del campionato, ma ci credo poco.
Tutto questo poco toglie all’ottima Fiorentina che deve proseguire in serenità il suo ottimo campionato. Oggi è stata anche sfortunata con i tre legni colpiti e se la Juve non è solo forte ma anche fortunata allora sono davvero dolori. Sorprese della giornata : Cagliari sembra aver ritrovato un carattere dimenticato, il magnifico Livorno non smette di stupire e si concede una passerella in casa di una frastornata Udinese. Non si può non menzionare il Chievo, attento pratico e mai domo. Parlare di sorpresa ormai è cosa datata, ogni anno è una conferma, una gran bella conferma di quanto la provincia sia viva e non ti concede nulla. Cambiano gli allenatori ma i gialloblù, si guadagnano giornata dopo giornata il rispetto generale, non solo la simpatia che comunque è tanta.
Ma torniamo al Milan. L’espressione attonita di Ancelotti nell’osservare l’ orribile secondo tempo dei suoi la dice lunga e non può non far tornare alla mente le parole di Costacurta. Questa squadra sembra non identificarsi più nel suo condottiero, uomo di mille battaglie, sembrano separati in casa, treni che viaggiano su binari e per destinazioni diverse. Tre prove fanno un indizio e non c’e’ dubbio che i rossoneri nelle ultime tre partite abbiano subito gol da far imbufalire un allenatore di terza categoria, con le catastrofiche conseguenze sulla classifica che abbiamo sotto gli occhi. Risultano a mio parere assurde le parole di Galliani secondo cui la difesa va benissimo così.
Chissà come si fregano le mani i Pellissier di turno. Chi ha avuto la bontà di leggermi negli ultimi mesi sa quanto io poco condivida l’utilizzo di Maldini come centrale. Ma a parte questo dettaglio, tutt’altro che trascurabile a mio avviso, è assolutamente colpevole non aver dotato la difesa di un paio di bravi giovani che potevano crescere almeno un anno dietro a chi poteva insegnargli tanto e contribuire a fargli tirare il fiato. Oltre la difesa è comunque inconcepile un secondo tempo fatto di nulla assoluto. Il Chievo ha secondo me meritato, ci ha creduto ed ha lottato fino alla fine secondo i propri mezzi. Il Milan no.
Torniamo dopo una settimana sui buuuu nei confronti dei giocatori di colore. Non ho commentato prima, mi sembrava inutile, dico una sola parola adesso. Al di là delle manifestazioni di solidarietà estemporanea, sarebbe bello che noi pubblico pagante imparassimo a fischiare sonoramente chi si lascia andare a questa pratica vergognosa. Isoliamoli e speriamo nella loro vergogna. Se non ci riusciremo avremo almeno detto a chiare lettere che noi non siamo fatti in questo modo. Dire no significa in qualche modo partecipare e ci vuole molto più coraggio civile che ad insultare.
