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ORA NON PUO' SBAGLIARE.....CASSANO

Parole d'amore per Capello, nessun giudizio sulla Roma e Totti (''ora sono del Real Madrid e voglio parlare esclusivamente di questo''), tanta gioia ed emozione per essere arrivato ''nel piu' importante club del mondo''. Il primo giorno di Antonio Cassano da nuovo galattico comincia con le visite mediche e poi un altro rito delle tradizioni calcistiche, che al Bernabeu si ripete uguale per tutti coloro che arrivano: prima un discorso introduttivo del dirigente di turno (stavolta il vicepresidente Emilio Butragueno), poi la consegna della maglia.

Quindi cambio di abiti e, indossati quelli da gioco, subito in campo per deliziare tifosi e fotografi con una serie di palleggi e numeri da circo. Quindi il 'lancio' di palloni in curva, la nord del mitico stadio madridista: il bilancio e' di due feriti in modo lieve, ragazzi che per cercare di agguantare la sfera scagliata dai piedi di Cassano finiscono nel fossato dello stadio. Poi di nuovo in abiti borghesi, per firmare il contratto da madridista in diretta televisiva, con la Coppa Intercontinentale come sfondo.

E' un Cassano finalmente sorridente quello che comincia l'avventura nel Real Madrid, accolto dall'entusiasmo dei tifosi e poi, arrivando alla Ciudad Deportiva per il suo primo allenamento, dalle strette di mano dei suoi nuovi compagni: Guti, Roberto Carlos e Beckham sono stati i primi che sono andati a salutarlo e incoraggiarlo.

Lui ha risposto con una serie di promesse, prima fra tutte quella di essere ''venuto qui per cambiare e migliorare anche dal punto di vista umano. Voglio zittire chi mi ha descritto come uno difficile da gestire: eppure Capello ci e' riuscito alla grande. Ora voglio solo mettermi a lavorare e cercare di dare il meglio di me stesso. Mi piace essere chiamato galattico, ma questo nomignolo devo guadagnarmelo sul campo. Cosi' facendo credo di poter trovare spazio anche in squadra e a quel punto per Lippi sara' difficile non richiamarmi in nazionale''.

E' un Cassano che batte sul tasto dell'umilta' quello che vuol far credere agli spagnoli di non essere il ragazzo genio e sregolatezza descritto dalle cronache romane. ''Mi metto a disposizione dell'allenatore Lopez Caro, spero di ritrovare in fretta la forma migliore e poi decida lui se e dove schierarmi''. Come dire che accetterebbe anche la panchina, ''perche' comunque sto realizzando il mio sogno: per questo mi vedete cosi' emozionato. Tutti sognano di venire qui, nella squadra piu' prestigiosa del mondo, ed io ci sono riuscito. Calpestare l'erba di questo stadio cosi' importante, mi ha dato un'emozione fortissima''. Sperando che poi, dopo le prime esibizioni in maglia 'merengue', l'esigentissimo pubblico del Bernabeu continui ad amarlo: ecco allora che scatta una promessa. ''Il mio primo gol con la maglia del Real Madrid - dice Cassano - voglio dedicarlo al grande Di Stefano: so che e' stato sottoposto ad un'operazione lunga e difficile. La mia prima rete da galattico sara' per lui e per tutte le persone che mi sono state vicine e mi vogliono bene''.

Di Madrid ha visto poco o niente (''non ho avuto il tempo''), ma avra' tempo per apprezzare le bellezze e la movida della capitale di Spagna, dove c'e' quel Re Juan Carlos, tifoso eccellente del Real, che e' stato tra coloro che hanno consigliato il suo acquisto al presidente Perez. ''Ringrazio il Re Juan Carlos per aver caldeggiato a Perez il mio acquisto - dice Cassano -. Qui a Madrid ho trovato una grandissima societa'. La prima cosa che ho notato e' l'organizzazione. Cosa ho lasciato a Roma? Una bella citta'. Quanto a Madrid, non so ancora dove abitero', so pero' che sicuramente con me ci saranno mia madre e i miei cugini''.

A Cassano non manca la fiducia: ''possiamo ancora raggiungere il Barcellona, nel Real ci sono i migliori giocatori del mondo, gente fortissima come Zidane, Ronaldo, Raul, Roberto Carlos e Beckham. Io la stima di compagni e tifosi me la devo guadagnare sul campo, ma con questa squadra posso vincere tutto''.

L'impressione e' che abbia piu' chances il galattico mancato Ronaldinho a cui Cassano, per realizzare un altro sogno, vorrebbe strappare il Pallone d'Oro. Intanto gli basterebbe imitare l'unico altro italiano che ha vestito la 'camiseta blanca': il suo ex compagno nella Roma Christian Panucci, che da madridista ha vinto la Champions battendo in finale la Juventus.

da ansa.it

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