Nel calcio vincono i giocatori e Inter-Juventus ne è stata la riprova.
Dire che l’Inter non meritava di perdere può dirlo soltanto chi confonde il calcio con la ginnastica o i tuffi dove c’è una giuria che decide chi è stato il migliore.
Dire che a decidere sono stati gli episodi è una pura sciocchezza visto che la storia del calcio è decisa da una punizione, da un palo, da un fallo laterale invertito eccetera eccetera.
Dire che Paparesta, come all’andata, ha deciso la partita inventandosi una punizione dal limite, significa affermare una cosa vera, ma anche togliere meriti alla Juventus e ai suoi attaccanti, che alla fin fine sono quelli che hanno deciso.
Sarà anche vero (ma ci credo poco perché la storia del calcio dimostra il contrario) che le grandi squadre le fanno le grandi difese (del Real Madrid dei tempi d’oro qualcuno si ricorda i difensori o Puskas e Di Stefano? E che dire del Brasile di Marcio Santos e Roque Junior campione del mondo?) , in realtà come è giusto che sia, alla fin fine la decidono i giocatori che giocano dalla tre quarti in avanti.
Ibrahimovic è stato bravoi nell’anticipare Cordoba e Del Piero altrettanto bravo nel battere una punizione all’incrocio dei pali.
Adriano è stato imbarazzante e sarebbe ora che l’Inter lo mandasse a maturare a Lugano, come il Milan fece con Dida: il brasiliano in pratica ha giocato per la Juve mentre Martins ha confermato di non avere la più pallida idea di cosa sia nel calcio la parte che riguarda il gioco di squadre.
L’Inter si ritrova appaiata al Milan, ma con meno speranze di arrivare seconda.
Basti pensare alla vena realizzatrice di Gilardino, di Indaghi o di Sheva e alle capacità distruttive di Kakà, che si conferma ogni partita come il più completo giocatore del pianeta Terra.
Adriano nelle ultime undici partite ha segnato sono in una: una media sconsolante, un dato statistico che deve preoccupare una squadra che vuole arrivare seconda in Italia e vuol far strada in Europa.
La terza punta della Juventus è migliore della prima dell’Inter, così come la terza del Milan.
Puoi giocar bene quanto vuoi per portare la palla nell’aria avversaria, puoi fare triangoli, robi, quadrati e ogni tipo di modulo, in qualche modo ai sedici metri finali ci arrivi.
Ma se poi la palla passa per Adriano o Martins le belle triangolazioni tra Veron e Stankovic, i dribbling di Figo e le incursioni di Cambiasso non servono a niente.
Che l’Inter si ostini a cercare trequartisti è bello e lodevole, ma se poi nessuno va da Ballack (giocatore indispensabile, uno che segna come una punta) e il tedesco accetta le offerte del Real Madrid che si libererà di Guti.
E Guti è il prossimo obbiettivo dell’Inter.
Poi tra un anno si faranno ancora gli stessi discorsi.