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CHI VINCERA' IL MONDIALE ?

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corsa infinita

La Juventus vince facile a Siena - 3-0 con gol di Vieira, Trezeguet e Mutu - e rende inutile la vittoria del Milan in casa contro il Livorno, grazie a una doppietta di Inzaghi. Otto gol a Verona in un entusiasmante pareggio tra Chievo e Roma. Autogol di Materazzi in extremis e l'Inter perde ad Empoli. Passo falso della Fiorentina a Palermo, dove Di Michele firma l'1-0. Il Messina crolla a Reggio Calabria 3-0 e retrocede in serie B. Successo del Cagliari sul Parma 3-1. Per la zona Uefa tre punti preziosi per la Lazio all'Olimpico contro il Lecce (1-0).

MESSINA IN B
Dopo il Treviso e il Lecce retrocede in serie B anche il Messina. Con la sconfitta di Reggio Calabria e la concomitante vittoria del Cagliari, in casa con il Parma, con due giornate ancora da giocare la squadra siciliana può al massimo raggiungere il Siena. Ma nella classifica avulsa sarebbero comunque avvantaggiati i toscani.

TONI SI ARRENDE AI FISCHI
PALERMO - Il Palermo batte la Fiorentina e cancella il fantasma di Luca Toni che nel complesso disputa una partita appena sufficiente, colpisce anche un traversa, ma viene quasi azzerato dai fischi di una folla inferocita, che non gli perdona il cambio di maglia dell'estate scorsa e lo fischia quasi senza soluzione di continuità.

Il bomber viola ha perso la sua sfida personale con la città che più di ogni altra lo ha amato, vivendo un pomeriggio da incubo. Perfino la storica rivalità fra i rosanero e i viola è stata annientata dall"odiò verso Toni che già si era manifestato in occasione della sfida mondiale che l'Italia aveva vinto a Palermo - con il suo bomber in campo - sulla Slovenia.

Fischi e fischietti del Barbera stordiscono le due squadre e annacquano le pretese di una Fiorentina inizialmente arrendevole, poi via via sempre più spigliata e impegnata nella sua ricerca al gol, meglio se di Toni. Non spicca di certo l'agonismo in campo, dove invece la prudenza prevale sulla voglia di vincere. I tentativi concreti di pervenire alla segnatura sono rari e imprecisi, le difese hanno facilmente buon gioco sui rispetti attacchi.

Ma c'é una sfida nella sfida che tiene alta la tensione nello stadio 'Barbera: e' quella lanciata dal pubblico di fede rosanero all'attaccante Luca Toni, un giorno amato e oggi odiato oltre ogni limite. Il bomber finisce nella rete di Barzagli e Rinaudo, si muove con la consueta pericolosità, ma non punge. Chissà cosa darebbe per segnare un gol alla sua ex squadra e poi magari portarsi il dito indice sul naso, come a zittire uno stadio intero, come fece Batistuta nel 'Camp Nou' di Barcellona, quando portò in vantaggio la Fiorentina in una partita di Champions League.

Toni fa l'elastico, svaria, va perfino a rinviare di testa nell'area di porta della Fiorentina, poi trova il tempo e lo spazio, quando ormai il recupero del primo tempo è già iniziato, di colpire di testa sul cross dalla trequarti di Brocchi e centra la traversa. Il Barbera ha un sussulto, i tifosi del Palermo rabbrividiscono, poi ricominciano a fischiare. Il primo tempo è tutto qui e nell'infortunio di Giovanni Tedesco, costretto a lasciare per un risentimento muscolare (Papadopulo, a quel punto, avanza Zaccardo a centrocampo e inserisce Conteh sulla destra della difesa).

La ripresa comincia com'era finito il primo tempo: cioé, con i fischi per Toni. Passano solo 8' e il Palermo va in vantaggio con Di Michele, ma il merito del gol è quasi esclusivamente di Brienza, velocissimo e abilissimo nel ribaltamento di fronte. L'ex udinese Di Michele potrebbe raddoppiare al 10', ma Lobont vola e devia la sua conclusione di sinistro, scoccata dal settore destro dall'area viola.

La reazione della Fiorentina non si fa attendere: Prandelli manda in campo il bulgaro Bojinov, passando dal 4-4-1-1 a un più incisivo 4-3-1-2, ma è il difensore Kroldrup a sfiorare il gol con un colpo di testa che supera di poco l'incrocio alla sinistra d Agliardi, su angolo di Fiore. Bojinov, invece, si presenta al 16', mancando l'impatto di testa con il pallone a pochi passi da Agliardi. Al 18' e al 19' ci prova Fiore, ma in e entrambi i casi fallisce di un soffio le bersaglio.

C'é solo la Fiorentina in campo, il Palermo cerca solo di conservare il gol segnato in apertura di ripresa. Prandelli getta nella mischia anche Montolivo, ma con il passare dei minuti la pressione di toscani di affievolisce e il Palermo comincia a toccare con mano la vittoria. A 10' dal termine un altro sussulto scuote il 'Barbera': Bojinov si libera al limite e indovina l'angolo dalla destra di Agliardi, che si allunga e neutralizza.

L'epilogo del match arriva prima ancora che la Fiorentina riesca ad agganciare un Palermo che ricomincia a respirare l'aria dell'Europa.
da ansa.it

La Redazione

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