Veramente non ci aspettavamo che piedi puliti riuscisse a cambiare così presto e profondamente il calcio italiano tanto da farci guardare al domani con sempre maggiore entusiasmo. E' vero, ci sono state scelte coraggiose e personaggi nuovi che hanno portato altri orizzonti; e non ci riferiamo solamente al rampante entusiasmo giovanile di Rossi e Borrelli, né tantomeno all'originale freschezza dell'apporto di Matarrese.
Il vero cambiamento ha preso il via sotto il patrocinio di Agnolin, il quale ha promulgato un nuovissimo editto di audace singolarità pur nella semplicità del suo assunto. E' stato l'uovo di Colombo per eccellenza.
Nessuno aveva mai pensato che recuperare il pallone dal fondo della rete dovesse essere un privilegio esclusivo consentito solo ai giocatori della squadra che ha subito il gol. Soltanto in caso di manifesto menefreghismo da parte di questi ultimi, il recupero del pallone avrebbe potuto essere consentito ai giocatori della squadra realizzatrice. Stabilito questo fondamentale precetto, l'acume di Agnolin prevede la pena del cartellino giallo come sanzione esemplare a carico del trasgressore.
Gli arbitri, quelli rimasti, anche se stanchi ma felici hanno assimilato immediatamente questa semplicissima regola. Nell'anticipo di sabato Rosetti ha messo in pratica con esemplare diligenza il nuovo ed importantissimo dettame. Ha esibito il cartellino giallo all'attaccante precipitatosi all'interno della rete per recuperare il pallone in competizione col difensore; mentre nessuna penitenza ha comminato quando lo stesso attaccante, stavolta solo soletto, dopo la marcatura entra in porta per impossessarsi della sfera e con essa sfrecciare verso il centrocampo pur con lo stesso fine del caso precedente, e cioè per una più sollecita ripresa del giuoco.
Ora, diteci voi se non sono questi i dati di fatto che ci fanno riflettere e guardare con speranza ad un sempre più radioso domani calcistico...