Se Totti fosse un tormentone… Uno, nessuno, centomila.
Uno, per il campione che dopo essere caduto, dopo la paura di non riuscire a rialzarsi, si è preso le critiche, gli scetticismi dei molti ed è andato avanti, lavorando e ancora lavorando per tornare come prima, meglio di prima.
Nessuno, come lui, a San Siro ha preso la Roma per mano, contro un Milan, spaventato sì, poco tranquillo, ma motivato, ha sfidato la sorte e i pronostici, il tabù Milano, i venti anni di assenze di vittorie giallorosse contro i Diavoli, ed ha regalato un sogno alla sua gente, ancora una volta.
Centomila, le immagini di lui con il suo dito in bocca a dedicare una meravigliosa vittoria ad un’altra meraviglia: la sua, il piccolo Cristian
Ed i tormentoni “Totti è tornato?, si riprenderà mai completamente?”. L’infortunio, che tanto gli è costato e forse continuerà a farlo… e ancora Totti e la Nazionale di Donadoni, il ct in tribuna allo stadio San Siro, ha potuto ammirare e gioire per quel campione ritrovato, ma qualche minuto più tardi ha dovuto ascoltare le parole del giallorosso: “Donadoni? Totti è a disposizione della Roma, adesso non penso alla Nazionale”.
Totti è raggiante, forse non sa però che con le sue affermazioni ha dato un dispiacere ai tifosi del calcio, all’Italia, che vorrebbe ancora vedere la propria Nazionale campione del Mondo vincere ed esultare con i suoi campioni. Uscire un po’ dal proprio orticello, meno provincialismo per sentirsi un po’ più italiani, non solo davanti ad una luccicante Coppa del Mondo… questo magari chiede l’altra metà del tifo, degli italiani, popolo calciofilo.
Ma ci sta, in un momento di euforia poter accendere i toni. In fondo aveva appena portato a termine un’impresa, schiantando il Milan, sempre più lontano dalla vetta della classifica, sempre più fuori, se già non lo era dalla lotta scudetto. E’ per mano sua, o meglio per il suo fantastico piede che i rossoneri sono nel mezzo di una bella crisi, e non solo di nervi, ma soprattutto di risultati.
Comunque il capitano si gode e il momento di grazia, e fa bene, l’inseguimento è sempre aperto, infondo la Roma è a ridosso di Inter e Palermo e ce ne è di strada da fare… per poter ancora continuare a sognare, e poi con un capitano così!