E’ un’Italia che non si ferma più e sulla scia della vittoria Mondiale mette bene in mostra tutte le sue stelle.
Sì, è proprio un’Italia piglia tutto, a sbancare i tavoli più prestigiosi del Mondo, alimentando feroci invidie ma anche comuni consensi.
Dopo il trionfo sotto il cielo di Berlino, anche il Pallone d’Oro torna in azzurro, in Italia, sospinto da mille polemiche, alimentate proprio dai francesi che, dopo aver dovuto assistere alla alzata della coppa del Mondo da parte del capitano Fabio Cannavaro, hanno dovuto, come nei migliori flash back cinematografici, rivivere la scena, a Parigi in casa propria.
Ancora Fabio Cannavaro, il capitano dell’Italia Campione del Mondo, ad alzare davanti agli occhi francesi sempre un trofeo d’oro, il riconoscimento più ambito, quel Pallone d’oro, che già vedevano e volevano nelle mani di Henry. L’orgoglio transalpino, rinato dalle ceneri di Berlino, ha così preso forma nelle parole di un borioso Platini, hanno seguito quelle di Papin per arrivare fino a Wenger, tutti, ovvio, a favore dell’attaccante francese. Bravo, senza dubbio, che segna dando spettacolo, ma quest’anno è arrivato sempre secondo, sempre dietro. E questa a volta a stare davanti è un certo Cannavaro, difensore puro, diverso dai suoi predecessori insigniti dello stesso riconoscimento, Beckenbauer e Sammer, il primo difensore al mondo a vincere un Pallone d’Oro.
Lo stesso Buffon, che sportivamente ed elegantemente si gode il suo Pallone d’argento con i consensi dei più, è riuscito a mettere d’accordo anche gli avvelenati francesi, un record anche questo…
Ma visto che le vittorie chiamano vittorie, il 18 dicembre alla cerimonia della Fifa World Player, Andrea Pirlo andrà a ritirare il premio come miglior giocatore del Mondiale, un giusto riconoscimento per il talento cristallino e tutto italiano del centrocampista azzurro e del Milan, merce rara in questo calcio. Premi e riconoscimenti decisamente tra i più ambiti, ma che restano un bel contorno a quella coppa alzata sotto il cielo di Germania.
La Redazione