Se la scorsa settimana i gol erano con dedica al veleno, anche nell’anticipo del sabato il capitano giallorosso non perde le buone abitudini… doppietta, di nuovo, e ancora frecciate!
Se i due gol in quel di Genova, di cui uno straordinario, tanto da valergli copertine e paragoni a volte anche imbarazzanti, portavano a dediche multiple per Messier Platini e in copia conforme al signor Matarrese, questa settimana c’è ne è un po’ per tutti, anche se per i nomi e cognomi forse dovremmo attendere la prossima doppietta.
La Roma vince all’Olimpico contro l’Atalanta per 2 a 1 grazie a due rigori, messi a segno proprio da Francesco Totti e c’è chi storce il naso e parla di aiuti arbitrali, ma il capitano della Roma non ci sta e non le manda a dire: “Aiutati dagli arbitri? Mai… anzi. Qualcuno è invidioso…”
Invidiosi o no, la Roma sta facendo il possibile per tenere il passo della capolista Inter, che sembra non voglia più fermarsi e infila la undicesima vittoria. Intanto la Roma rafforza il suo secondo posto nell’attesa di un possibile passo falso dei nerazzurri.
Ma è il tecnico dell’Inter Roberto Mancini ad elogiare Totti, pubblicamente forse a fare da contrapasso alle critiche gratuite del signor d’oltralpe, che con il dente avvelenato verso l’Italia calcistica, ne ha detta una di troppo. Mancini considera Totti l’ago della bilancia di questo strano campionato e la risposta del numero 10 della Roma è soddisfatta ma al veleno: “Io ago della bilancia? Sto cercando la condizione migliore e tentando, come gli altri miei compagni, di portare la Roma lontano. Fanno piacere le parole di Mancini, forse è troppo”. Troppo per chi a suo dire in questo periodo non si è risparmiato in giudizi e critiche nei suoi confronti: “Da alcune persone sentivo dire, tempo fa, che non ero un giocatore…”
Deciso Totti, non evita nemmeno di tornare a parlare di Nazionale e questa volta è più determinato del solito a ribadire, se ce ne fosse stato bisogno il suo pensiero.
"La nazionale? Io quando parlo lo faccio sempre a testa alta. Ho parlato con Donadoni, sa i motivi, e sa come la penso. Sappiamo noi due quali sono le verità -aggiunge Totti-. Chi capisce di calcio sa cosa significa".
E con questa anche la seconda dedica avvelenata è servita, alla prossima doppietta…
La Redazione