La prima nel teatro dei sogni, per la Roma si è trasformata nel peggiore degli incubi…
I giallorossi sono arrivati nel tempio del Manchester, carichi di speranze e consci di aver disputato un ottima gara all’Olimpico, in una notte europea che aveva concesso gloria ma non sicurezza.
Ma in quel di Manchester i ragazzi di Spalletti hanno visto bene in faccia i Diavoli, Rossi di Sir Ferguson.
E quel Diavolo di Ronaldo, più diavolo di tutti, più forte di tutti ha messo in ginocchio la Roma, che è capitolata colpo su colpo, sotto i tocchi e la magie degli inglesi.
Una furia… in sette minuti è già 3 a 0, da far perdere la testa a chiunque. Sette i minuti e sette i gol finali con cui i Red Devils umiliano la squadra romana.
Una batosta storica, che i giallorossi non potranno dimenticare mai più, Totti l’ha definita la serata più triste della vita.
Un sogno, quello Champions che naufraga nel più bello degli scenari del calcio, l’Old Trafford.
Da mettere i brividi solo a calpestare l’erba verde che aspetta una prestazione storica, ma di storico c’è ora il risultato, la sconfitta cocente, merito dello strapotere del Manchester, ma anche colpa di chi forse per troppo poco tempo ci ha creduto, solo dieci i minuti in cui la Roma si è mostrata all’altezza della situazione, troppo poco quando si ha di fronte mister Cristiano Ronaldo, Rooney e company, troppo poco per chi ha intenzione almeno di coltivarlo quel sogno.
Assente Perrotta, e Taddei che da forfait nel riscaldamento prima di entrare in campo, non possono essere un alibi, il 7 a 1 parla da sé. Un ammutinamento generale, una vera capitolazione, la Roma, la vittima sacrificale di una carneficina, senza la forza di rialzarsi, ha accusato ogni colpo, senza cercare nemmeno di limitare i danni.
Dopo la serata di Manchester, i giallorossi tornano a Roma, con un sogno in meno e un incubo reale quello di essere scesi per 90 minuti all’Inferno e aver guardato dritto in faccia il Diavolo… i Red Devils.