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CHI VINCERA' IL MONDIALE ?

BRASILE
ARGENTINA
GERMANIA
INGHILTERRA
SPAGNA
PORTOGALLO
OLANDA
 

MOLTO RUMORE PER NULLA…

E’ la stracittadina della Capitale…
Non c’è bar, tassista o giornalaio che da un mese non si prepari all’evento: il derby di Roma.
Roma e Lazio, finalmente un derby tornato al sapore del calcio che conta, con il profumo di Champions, anche se di queste cose ce le raccontiamo noi giornalisti per accendere un clima già rovente…
Non c’è certo bisogno di cercare motivazioni in un derby tra Roma e Lazio, eppure… di acceso e rovente c’è stato solo il clima, il Solleone che ha squagliato lo spettacolo.
Ah pardone, anche l’imbecillità di alcuni teppistelli, che ormai avendo il conto sempre aperto con le forze dell’ordine non trovano vetrina migliore se non quella dello stadio la domenica, forse per far valere, quella vigliaccheria in maschera, di poter far il proprio comodo in barba a decreti e decisioni stabilite per noti fatti di cronaca…
Ma, seguendo le orme del Sommo Poeta, non ci curiamo di loro e passiamo oltre… anche se in quest’oltre non c’è molto altro però.
Avevamo aspettato e predetto il derby della riscossa per i giallorossi, usciti sconfitti sonoramente in quello d’andata, perso per 3 a 0, il derby che doveva salvare la stagione, se non si vuole considerare salva con un secondo posto ormai “quasi” ipotecato e una Coppa Italia ancora in ballo, certo è un ballo lento, il rock era questo derby… e invece poi… è stato lento, anzi lentissimo anche questo.
Due squadre sfiancate dal caldo delle 15.00, dalla classifica e soprattutto dalla paura di non farsi troppo male. Paura di perdere e così nessuna ha vinto e chi ci ha perso di più, come da copione è stato proprio lo spettacolo, che invece nel corso della stagione le due romane hanno offerto ad un campionato piuttosto piatto.
Un po’ di sale viene solo dalle dichiarazioni di fine partita, ma non quelle da derby… E’ Peruzzi, che dopo aver dato ancora prova di come si può essere il miglior portiere italiano a 37 anni, dichiara deciso e irremovibile di aver chiuso con il calcio, di appendere i guantoni al chiodo e che forse proprio il derby senza acuti, ma con la sua prestazione sempre sopra le righe è la sua ultima gara ufficiale. Nulla di eccezionale, un grande giocatore che, arrivato all’età matura decide che è ora di lasciare quando è ancora all’apice… appunto, notizia da prima pagina però se allenatore e Presidente cadono dalle nuvole e cercano quasi con ostinazione di negare la realtà delle affermazioni del portiere. Lo shock del distacco e la consapevolezza che non ce n’è uno simile nel giro di molti chilometri, forse che non c’è proprio nulla di simile e basta…
Basta questo a fare rumore, a riempire il silenzio del campo dettato dalle due romane.

La Redazione

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