Ecco come innamorarsi del calcio…
Avevamo già assaporato delizie nella semifinale dell’Old Traffrord, tra Milan e Manchester è stato spettacolo puro.
Ma alla Scala del calcio, è stato il calcio italiano, il Milan di Mister Ancelotti a dettare le regole di un calcio fatto di perfezione e eterna bellezza.
Definito “Straordinario”, “Stratosferico”, “Meraviglioso”… in una parola semplicemente Perfetto.
Sì, il Milan ha giocato un calcio perfetto a San Siro contro i campioni del Manchester, la partita del secolo, e scusate ancora la ripetizione, la partita perfetta.
Di quelle che se le sogni, puoi svegliarti di soprassalto perché nessun sogno può così tanto sfidare la realtà.
Una magia dietro l’altra, fatta di classe, di tattica, tecnica e colpi di genio, un Kakà che definire magico, mostruoso o, ancora perfetto è solo opera per letterati. Lui sì, il letterata del calcio, sul campo bagnato e sotto la pioggia di Milano.
Poi Nesta, che doveva vedere scendere quella parabola, che tanto lo aveva gloriato, risorgere dopo i mille problemi alla spalla, il miglior Nesta degli anni rossoneri, ora si gode il suo ritorno da trionfatore, e poi come non avere negli occhi quel lottatore, infaticabile, instancabile di Rino Gattuso, vederlo lì su Cristiano Ronaldo, lui così umile, ma così vero, efficace, mordace, non mollarlo di un centimetro, tutta rabbia e grinta e quanta concretezza e corsa…
E ancora Seedorf, Pirlo, e tutti gli altri, ma soprattutto lui Carlo Ancelotti, lui che più di tutti non avrebbe nemmeno osato sognare tanto, lui che ogni affaticamento di squadra viene messo in discussione, lui, che non fa mai proclami e non se la tira come dovrebbe, lui l’artefice di questo Milan, partito in sordina, nella incertezza e scettismo di tutti, monitorato in Champions League dall’Uefa, per i noti fatti estivi, lui ha consegnato alla storia rossonera un’altra memorabile pagina, forse la più bella… quella perfetta.
Perché non è riuscito solo a battere il Manchester United con tutta la bellezza possibile del calcio, ma trova la finale dei sogni o degli incubi… ad Atene pronti ad aspettare il Milan ci sono altri Reds, quelli del Liverpool, quelli di Istanbul, capaci di far rabbrividire il più saldo degli stregoni, ma non i rossoneri, ora hanno una consapevolezza in più e una voglia che non può fermarli, riscattare quella serata maledetta.
Per prendere una rivincita a due anni dalla sconfitta più improbabile e scottante della storia, ma che orgoglio e soddisfazione andarsela a riprendere ad Atene in questo modo.
Da amanti di questo sport non possiamo che unirci al coro e ringraziare vivamente per lo spettacolo.
La Redazione