L'Italia abbandona i campionati Euoropei, a spedirla a casa è la Spagna di Aragones che si guadagna la semifinale, fatali i calci di rigore.
Una nazionale guardinga affronta i quarti di finale in maniera eccessivamente prudente. Schiacciata nella propria metà campo, subisce per 120' il palleggio iberico. Gli Spagnoli giocano stabilemnte in attacco, ma non producono granchè. La squadra di Donadoni appare concentrata in difesa, ma disunita tra i reparti. Il centrocampo viene continuamente saltato con lunghi lanci che non favoriscono ne Toni ne Cassano. Il barese si colloca sulla sinistra, ma agisce spesso spalle alla porta, al di sotto della linea di metà campo.
Tra gli Spagnoli è Marcos Senna a dettare i ritmi e David Silva a cercare in più occasioni l'accellerazione vincente.
Note positive tra gli azzurri il solito Buffon e Chiellini, autore di una prova eccellente.
L'arbitro Fandel, nel primo tempo, non ravvede un calcio di rigore a favore degli iberici, procurato da uno scellerato intervento di Ambrosini su David Villa. Nella ripresa ghiotta occasione per il neo entrato Camoranesi in una confusa mischia in area, l'attento Casillas respinge di piede.
La gara si trascina stancamente fino ai tempi supplementari senza cambiar registro, eccezion fatta per un diagonale di Cazorla che si perde sul fondo ed un colpo di testa d'anticipo di Di Natale alzato sopra la traversa da Casillas.
Dal dischetto non tradiscono Grosso e Camoranesi per gli azzurri, Villa, Cazorla, Senna e Fabregas per la Spagna. In mezzo gli errori di un De Rossi troppo nervoso, Di Natale e Guiza.
Amarezza e lacrime nel gruppo azzurro che abbandona il sogno Europeo. Orgoglioso dei suoi ragazzi Donadoni, che non si pronuncia sul suo futuro.

Ufficio Stampa CUORE DI CALCIO EURO 2008
Emiliano Belmonte - Davide Venditozzi