Mai come questa settimana il titolo della nostra rubrica risulterà più appropriato. Il colpo di tacco può essere devastante. Nel calcio spesso è associato ai grandi talenti del pallone. Domenica sera è stata la volta di un certo Mancini un brasiliano ai più sconosciuti che fino a qualche mese fa era nella laguna Veneziana a scaldare un umida panchina. Ora si è presentato con un colpo da maestro e lo ha fatto a spese di colui che è stato l’esclusivista per anni di questo gesto tecnico, Roberto Mancini. Il “Mancio” amava stupirci e una volta si superò infilando nel sette, di tacco, un certo Buffon. Chissà cosa avrà pensato dopo aver visto e rivisto chi in un attimo gli ha rovinato la serata che fino a quel momento avrebbe premiato le scelte del laziale.
Sbagliando quel calcio di rigore Del Piero non sapeva che stava evitando alla Juventus un martirio che sarebbe durato almeno fino alla prossima partita. Alla Juventus effettivamente è stato concesso un rigore assurdo. Per fortuna c’è Di Vaio. Oggi il romano di Torino è l’attaccante più in palla della Juventus, ma è tutta la Juve che ha una marcia in più è per questo che non ha bisogno di “regali” arbitrali.
Il lavoro che attende Zaccheroni a Milano è lungo e pieno d’insidie.Vincendo però si lavora meglio. Non è piaciuta neanche a me la sceneggiata di Vieri. Dare del matto all’arbitro dopo aver chiaramente aggiustato con il braccio il pallone non è da grande campione e non dobbiamo sottolinearlo solo quando queste cose le commette il barese Cassano.
Infine un’ultima cosa che riguarda le società di calcio che hanno stipulato un accordo con il canale televisivo Gioco Calcio. Non ricevendo denaro hanno minacciato di non scendere in campo. Bene sono liberi di farlo assumendosene la responsabilità sportiva. Trovo assurdo che un’azienda che sbaglia la sua strategia, pensi di rivalersi su qualcun altro. Cercando di dare colpe a chi aveva promesso “appoggi politici”. Questo modo di intendere l’azienda calcio è inaccettabile e spiega lo sfascio in cui il calcio si è andato a cacciare.
