Roma, Milan, Juventus questa è la sola musica che il campionato sa suonare. Una bellissima musica con musicisti di prim’ordine italiani e stranieri come Kaka, Totti, Nedved, ma anche con qualche artista un pò andato ma utilissimi, come Maldini, Ferrara, Conte. Saranno loro fino al 16 maggio ha contendersi il tricolore. Difficile che qualcuno molli prima.
Di Kaka vi ho già parlato. Già dalle sue prime apparizioni a San Siro mi era parso uno di un altro pianeta. Ha la straordinaria capacità di vedere la porta, come Platini, tanto per fare un’esempio. Il Milan sta facendo a meno di Nesta senza subire danni e questo è un grande merito.
La Roma era aspettata al varco. Qualsiasi risultato diverso dalla vittoria di Perugia avrebbe fatto piombare la Roma di Capello nella sua prima crisi stagionale. Vincendo ha mandato un messaggio chiaro e forte alle sue rivali. Nonostante la mia convinta stima in Capello non mi ha convinto ieri quando ha sostenuto che ha scelto, con il Perugia, un centrocampo a cinque in funzione delle caratteristiche degli umbri. Se questo fosse il ragionamento e la filosofia capelliana, allora mi dovrebbe spiegare cosa l’ha indotto con il Milan a consegnare il centrocampo a Pirlo e compagni, giocando con due uomini in meno, sapendo, oltretutto che Ancelotti avrebbe giocato con il solo Sheva di punta. Ma è un piccola formalità, che al di là di tutto piaceva ricordare.
Non sbagliavo quando vi dicevo che Le Grottaglie faceva rimpiangere Ciro Ferrara.
Lippi è ricorso alla vecchia guardia per far quadrare i conti. A proposito, Appiah è un buon giocatore, ma la capacità che ha Conte di inserirsi e andare al tiro è abbastanza unica tra i centrocampisti bianconeri. Impressiona però l’evidente legame che c’è tra le vittorie juventine e Nedved. Raramente un giocatore appare così decisivo. In attesa che lo siano presto Del Piero e Treseguet.
La Lazio è in caduta libera. Trovano stimoli solo con le grandi squadre i giocatori di Mancini. Per loro deve essere una vetrina imperdibile giocare con la Juventus e L’Inter. Solo così è spiegabile come si perde con Reggina e Brescia e si battono le prime della classe. Ovviamente si tratta di un atteggiamento inaccettabile che evidenzia la scarsissima professionalità di giocatori che anche nelle loro nuove squadre secondo me non contribuiranno a vincere nulla perché sono di razza perdente.( meritano un distinguo Liverani e Stam, che non hanno mollato)