INTER CAMPIONE D'ITALIA
di Gianluca Lettieri
L’Inter è campione d’Italia per la terza volta consecutiva. Ma questo
scudetto, al contrario degli altri due, può essere considerato come il
più gustoso per tutti i tifosi interisti che in questi ultimi anni
hanno potuto assaporare tre tipi diversi di tricolore.
Il primo (sicuramente il più amaro) assegnato a tavolino (dopo le note
vicende di Calciapoli), il secondo (che assume un sapore agro-dolce)
stravinto grazie anche alle pesanti penalizzazioni delle altre
formazioni e infine l’ultimo (il più dolce) conquistato all’ultimo
respiro. Sì, perché per oltre un’ora gli interisti hanno visto davanti
ai propri occhi il fantasma del 5 maggio.
Solo grazie all’uomo della provvidenza, Zlatan Ibrahimovic, viene
sciolto ogni dubbio: è la squadra più forte dell’intera Serie A. Grazie
anche al suo organico di gran lunga superiore alle altre formazioni,
sale sull’Olimpo del calcio italiano.
L’Inter dovrà essere sempre riconoscente al gigante svedese, poiché
fino al momento del suo ingresso i milanesi non stavano certamente
brillando al cospetto di un battagliero Parma. Ma come si sa, spesso i
campioni fanno la differenza. Ed è stato il caso dell’Inter, Ibra con i
suoi due goal ha preso per mano la squadra e l’ha portata verso il
trionfo.
Quello dei nerazzurri è stato un campionato contrassegnato da luci ed
ombre. Nel girone d’andata infatti, la squadra di Moratti è stata
invincibile. Le 15 vittorie e i 4 pareggi conseguiti dimostrano in
maniera equivocabile la sua forza. Al giro di boa, a causa di qualche
alto e basso oltre che all’ottimo rendimento della Roma, i nerazzurri
non hanno chiuso definitivamente il campionato riuscendo però
nell’intento di non sperperare completamente i punti guadagnati.
Nonostante tutto, onore e merito alla Roma, degna rivale dei nerazzurri
durante l’intero arco della stagione. Molti, dopo gli undici punti di
vantaggio accumulati dall’Inter sulla squadra della capitale,
realisticamente davano per spacciata la Banda Spalletti, ma De Rossi e
company hanno continuato la loro rincorsa a testa bassa, anche se
consapevoli delle proprie potenzialità. E alla fine giustamente la
“Maggica” è la vincitrice morale del tricolore, perché è stata l’unica
formazione che a livello di classifica ha fatto tremare la corazzata
manciniana.
Lo sfogo di De Rossi (“Il campionato è stato falsato”, queste sono
state le sue prime parole subito dopo il fischio finale), in fin dei
conti potrebbe essere anche giustificato perché è lampante che in
questo torneo in più di un’occasione ci sono state delle decisioni
arbitrali che hanno favorito la squadra di Mancini. Sicuramente gli
errori (che nel periodo di Moggi avrebbero fatto gridare alla scandalo)
sono stati commessi in buona fede, ma in ogni caso è giusto che vengano
tutt’ora sottolineati.
Nell’ultimo appuntamento ufficiale della stagione, Inter e Roma si
incontreranno all’Olimpico nella finale di Coppa Italia. Un’occasione
utile ai giallorossi per dimostrare il proprio valore, un’ulteriore
prova del nove per i neroazzurri.INTER CAMPIONE D'ITALIA
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